Sant'Apollinare INVITATORIO

Ant. Venite, adoriamo il re dei martiri, Cristo Signore.

Salmo invitatorio come nell'Ordinario.


Sant'Apollinare UFFICIO DELLE LETTURE 

V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

INNO

Risuoni nella Chiesa
unanime e festoso
l'inno delle tue lodi,
o sant'Apollinare.

Con l'inerme potenza
dello Spirito Santo
tu raduni le genti
nel regno del Signore.

Tu fecondi nel sangue
l'annuncio del Vangelo,
e morendo rinasci
alla gloria dei cieli.

Tu libera gli oppressi
sostieni i vacillanti,
e raduna i dispersi
nell'amore del Padre.

A te sia lode, o Cristo,
Parola del Dio vivo,
che sveli nel martirio
la forza del tuo Spirito. Amen.

1 ant. Sarete odiati a causa del mio nome: ma chi sarà fedele sino alla fine, sarà salvo.

SALMO 2

1 ant. Sarete odiati a causa del mio nome: ma chi sarà fedele sino alla fine, sarà salvo.

Perchè le genti congiurano, *
   perchè invano cospirano i popoli?


Insorgono i re della terra †
e i principi congiurano insieme *
   contro il Signore e contro il suo Messia:


«Spezziamo le loro catene, *
   gettiamo via i loro legami».


Se ne ride chi abita i cieli, *
   li schernisce dall'alto il Signore.


Egli parla loro con ira, *
   li spaventa nel suo sdegno:
«Io l’ho costituito mio sovrano, *
   sul Sion mio santo monte».

Annunzierò il decreto del Signore. †
Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio*
   io oggi ti ho generato.


Chiedi a me, ti darò in possesso le genti *
   e in dominio i confini della terra.
Le spezzerai con scettro di ferro, *
   come vasi di argilla le frantumerai».


E ora, sovrani, siate saggi, *
   istruitevi, giudici della terra;
servite Dio con timore *
   e con tremore esultate;


che non si sdegni e voi perdiate la via. †
Improvvisa divampa la sua ira. *
   Beato chi in lui si rifugia.


Gloria....

2 ant. Non sono paragonabili le sofferenze presenti alla gloria futura che apparirà in noi.

SALMO 10

Nel Signore mi sono rifugiato, come potete dirmi: *
   «Fuggi come un passero verso il monte»?

Ecco, gli empi tendono l'arco, †
aggiustano la freccia sulla corda *
   per colpire nel buio i retti di cuore.

Quando sono scosse le fondamenta, *
   il giusto che cosa può fare?

Ma il Signore nel tempio santo, *
   il Signore ha il trono nei cieli.

I suoi occhi sono aperti sul mondo, *
   le sue pupille scrutano ogni uomo.
Il Signore scruta giusti ed empi, *
   egli odia chi ama la violenza.

Farà piovere sugli empi brace, fuoco e zolfo, *
   vento bruciante toccherà loro in sorte.

Giusto è il Signore, ama le cose giuste, *
   gli uomini retti vedranno il suo volto.

Gloria....

2 ant. Non sono paragonabili le sofferenze presenti alla gloria futura che apparirà in noi.

3 ant. Come oro nel fuoco il Signore li ha provati; li ha graditi come un olocausto.

SALMO 16

Accogli, Signore, la causa del giusto, *
   sii attento al mio grido.
Porgi l'orecchio alla mia preghiera: *
   sulla mie labbra non c'è inganno.

Venga da te la mia sentenza, *
   i tuoi occhi vedano la giustizia.
Saggia il mio cuore, scrutalo nella notte, *
   provami al fuoco, non troverai malizia.

La mia bocca non si è resa colpevole, *
   secondo l'agire degli uomini;
seguendo la parola delle tue labbra, *
   ho evitato i sentieri del violento.

Sulle tue vie tieni saldi i miei passi *
   e i miei piedi non vacilleranno.

Io t'invoco, mio Dio: *
   dammi risposta;
porgi l'orecchio, *
   ascolta la mia voce,

mostrami i prodigi del tuo amore: *
   tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra.

Custodiscimi come pupilla degli occhi, *
   proteggimi all'ombra delle tue ali,
di fronte agli empi che mi opprimono, *
   ai nemici che mi accerchiano.

Essi hanno chiuso il loro cuore, *
   le loro bocche parlano con arroganza.
Eccoli, avanzano, mi circondano, *
   puntano gli occhi per abbattermi;

simili a un leone che brama la preda, *
   a un leoncello che si apposta in agguato.

Sorgi, Signore, affrontalo, abbattilo; *
   con la tua spada scampami dagli empi,
con la tua mano, Signore, dal regno dei morti *
   che non hanno più parte in questa vita.

Sazia pure dei tuoi beni il loro ventre †
se ne sazino anche i figli *
   e ne avanzi per i loro bambini.

Ma io per la giustizia contemplerò il tuo volto, *
   al risveglio mi sazierò della tua presenza.

Gloria...

3 ant. Come oro nel fuoco il Signore li ha provati; li ha graditi come un olocausto.

V. Mi afferra l'angoscia e l'oppressione,
R. ma la tua parola mi sostiene.

PRIMA LETTURA

Dal libro del profeta Ezechiele (34, 23-31)

Susciterò per loro un pastore che le pascerà

Dice il Signore: Susciterò un pastore per loro che le pascerà, Davide mio servo. Egli le condurrà al pascolo, sarà il loro pastore; io, il Signore, sarò il loro Dio e Davide mio servo sarà principe in mezzo a loro; io, il Signore, ho parlato.
Stringerò con esse un'alleanza di pace e farò sparire dal paese le bestie nocive, cosicchè potranno dimorare tranquille anche nel deserto e riposare nelle selve. Farò di loro e delle regioni attorno al mio colle una benedizione; manderò la pioggia a tempo opportuno e sarà pioggia di benedizione. Gli altri alberi del campo daranno i loro frutti e la terra i suoi prodotti; essi abiteranno in piena sicurezza nella loro terra.
Sapranno che io sono il Signore, quando avrò spezzato le spranghe del loro giogo e li avrò liberati dalle mani di coloro che li tiranneggiano. Non saranno più in preda delle genti, nè li divoreranno le fiere selvatiche, ma saranno al sicuro e nessuno li spaventerà.
Farò germogliare per loro una florida vegetazione; non saranno più consumati dalla fame nel paese e non soffriranno più il disprezzo delle genti. Sapranno che io il Signore, sono il loro Dio e loro, la gente di Israele, sono il mio popolo.
Parola del Signore Dio. Voi, mie pecore, siete il gregge del mio pascolo ed io sono il vostro Dio. Oracolo del Signore Dio.

RESPONSORIO  Gv 10, 27-28; Ez 34, 15
R. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. * Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano.
V. Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare.
R. E non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano.

SECONDA LETTURA

Dai "Sermoni" di san Pier Crisologo, vescovo. (PL 52, 552-555) Serm. 128

La fede e la dedizione fanno il martire

Il beato Apollinare, primo a motivo del sacerdozio, fu il solo ad illustrare questa Chiesa ravennate con l'onore di un glorioso martirio avvenuto nella sua terra. A ragione "Apollinare" (in greco, perdere), perchè dietro l'invito di Dio "perdette" la sua vita per ritrovarla nell'eternità. Lui beato, che terminò la sua corsa, conservò la fede (2 Tim 4, 7), così da essere riconosciuto dai fedeli come veramente il primo della sua Chiesa. Nè alcuno che sappia quanto egli, per divina volontà, si sia assoggettato a quotidiane e molteplici lotte, lo giudichi meno di martire a motivo del titolo di confessore.
Ascolta S. Paolo: ogni giorno io soffro la morte (1 Cor 15, 31). E' poco morire una volta sola per chi spesso sappia riportare gloriose vittorie sui nemici a gloria del suo re. Non è tanto la morte quanto la fede e la dedizione che fanno il martire, e se è virtù soccombere in battaglia per amore del re, è virtù perfettissima combattere lungamente e condurre avanti la guerra. Con le sue persuasioni l'astuto nemico non lo rese martire con una morte immediata, ma lo dimostrò martire perchè non gli strappò la fede.
Scagliò i dardi che seppe, usò ogni sorta di armi in suo potere, ma del fortissimo pastore non riuscì a far vacillare l'animo e a smuovere la costanza.
E' gran cosa, o fratelli, se occorre, non tener conto della vita presente per il Signore; ma è cosa altrettanto gloriosa conculcare e disprezzare, con la vita, il mondo e il suo principe.
Cristo si affrettava incontro al martire e il martire incontro al suo Re! Ho detto: "Si affrettava" secondo quel testo del profeta: svegliati, vienimi incontro e guarda (Sal 58, 6). Ma la santa Chiesa, per trattenere il suo campione, chiese con insistenza a Cristo di ritardare al vincitore la corona della giustizia e di lasciare a lei in tempi di guerra la presenza del suo pastore. Il confessore spargeva spesso il proprio sangue; con le ferite e con la fede del suo animo rendeva testimonianza al suo Creatore, e proteso al cielo disprezzava la carne e la terra. Ma vinse l'ancora tenera infanzia della Chiesa, riuscì a trattenerlo e impetrò che al martire fosse ritardato il compimento dei suoi desideri. L'infanzia, dico, che tutto e sempre ottiene, che vince più con le lacrime che con la forza. Il volto e il sudore dei forti non valgono quanto il pianto dei piccoli; là sono i corpi ad essere smossi, qui è il cuore a venire spezzato; là si piega a fatica il giudizio della mente, ma qui ogni pietà è proclive e accondiscendente.
E che più, o fratelli? Si adoperò, si sforzò la santa Madre Chiesa per non essere mai separata dal suo vescovo: ed eccolo vivo, eccolo buon pastore in mezzo al suo gregge; nè più si allontani il suo spirito, anche se nel corpo egli ci ha per qualche tempo preceduti. Ci ha preceduti nel corpo, ma solo per quanto riguarda il modo di essere: del resto, anche per la sistemazione del suo corpo egli riposa tra noi e continua a restare in mezzo a noi. E così il demonio venne sconfitto, cadde il persecutore: eccolo, regna e vive, perchè desiderò essere ucciso per il suo Re, che vive e regna per tutti i secoli.

RESPONSORIO 2 Tim 4, 7-8; Fil 1, 21
R. Ho combattuto la buona battaglia, sono giunto al traguardo, ho conservato la fede; * ora è pronta per me la corona di giustizia.
V.Tutto ho stimato una perdita, pur di conoscere Cristo e partecipare alle sue sofferenze, conforme a lui nella morte:
R. ora è pronta per me la corona di giustizia.

Inno Te Deum.

Noi ti lodiamo, Dio, *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.

I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.

Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.

 Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.

ORAZIONE
O Dio, eterna ricompensa dei tuoi servi fedeli, che hai santificato questo giorno con il martirio del santo vescovo Apollinare, per sua intercessione concedi a noi, che lo veneriamo maestro e protettore, di sperimentare la dolcezza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e  vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

V. Benediciamo il Signore.
℞. Rendiamo grazie a Dio.

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